Libri

Romanzo

  • Marcel Proust e l'assassinio delle Tuileries

    Piemme Edizioni

    Nell’afosa estate del 1912 Marcel Proust, barricato nella sua casa parigina, lavora all’incipit della Recherche e si concede pochi svaghi. Una sera, tuttavia, accetta l’invito riservato dei gaudenti, quattro suoi amici altolocati che si dedicano a piaceri proibiti. Quando però Proust giunge all’appuntamento, non c’è nessuno. Solo l’indomani, dai giornali, lo scrittore apprenderà con sgomento che i quattro sono stati brutalmente assassinati, e i loro corpi – le gole squarciate, i polsi legati – ritrovati nel giardino delle Tuileries. Temendo per la propria vita, Proust dà inizio a un’indagine privata che lo porterà fino al cuore di un intrigo degno della fantasia di un romanziere…

    Ricordo perfettamente il momento e il luogo in cui mi zampillò in mente l'idea di scrivere un romanzo giallo con Marcel Proust quale protagonista. Stavo guidando, accanto a me c'era Michela, la mia compagna, ed eravamo davanti al cimitero di Cesenatico, dove sono sepolti Marino Moretti, uno dei più grandi poeti del Novecento, e Dante Arfelli, uno dei più grandi romanzieri italiani del secondo dopoguerra.

    (Ora, il fatto che fossi in prossimità di un cimitero non ha nulla a che fare con il romanzo e la sua genesi: è solo un dato che devo riportare per l'accuratezza della ricostruzione; però ammetto che dà un tocco d'atmosfera....)Pensavo (e Michela con me) quale poteva essere il meno adatto degli investigatori, il più improbabile dei detectives, il meno prevedibile fra i solutori di enigmi polizieschi.

    L'immagine di Marcel Proust apparve netta e sicura, come proiettata in una diapositiva.Lui, Marcel, il fragile, l'incerto, il mitissimo. Cosa avrebbe fatto se si fosse trovato, suo malgrado, al centro di una vicenda drammatica,in cui la gente muore sgozzata, e le minacce sono molto più tremende del peggiore dei suoi attacchi d'asma? Come avrebbe potuto risolvere un caso intricato e oscuro standosene sempre chiuso in casa? (com'è noto, Proust usciva pochissimo e questo è uno dei tanti tratti del mio romanzo che si attengono alla realtà storica).

    E' nato "Marcel Proust e l'assassinio delle Tuileries", un giallo in cui la Parigi del 1912 è precisamente ricostruita; molti dei personaggi sono veramente esistiti e ne ho rispettato le caratteristiche psicologiche e le vicende biografiche. Ma tutto il resto è pura finzione: un giallo in cui Proust dà anche botte. E non se la cava affatto male.